giovedì 28 febbraio 2019

Testo libero - Elisabetta N.

La mia storia inizia all'interno della pancia di mia mamma, dicono che, dentro la pancia, giocavo a calcio perchè sono uscita come un treno e quindi sembrava che mi fosse uscita la palla ed io fossi andata a recuperarla. Appena sono uscita ho pianto, per mia fortuna, e mi hanno dato otto punti su nove, quindi bene.
Quando è giunto il momento, io e mia mamma, siamo tornate a casa dove mi hanno accolta con un cartellone in cucina su cui c'era scritto "Benvenuta Elisabetta".
A due-tre anni mi è venuta la varicella, ma per ora non mi è mai venuto il morbillo, e spero che non mi verrà mai. I quattro, i cinque e i sei anni sono stati quelli in cui iniziavo ad avere otiti e a diventare più autonoma, infatti già iniziavo a fare i compiti un po' da sola. Mi ricordo ancora che mia sorella era in quarta, ed io che ero in prima le ho corretto un'addizione, durante le vacanze estive, quando c'era mia nonna, infatti si è stupita anche lei.
I sette, gli otto e i nove anni sono stati quelli in cui ho iniziato a fare i compiti in camera e sono stati momenti di gioia e di divertimento.
I dieci - undici anni sono stati quelli di inizio litigi, ma quei litigi che litigo e poi pace, ecco quelli. Gli undici sono un disastro, litigi a volontà e come se non bastasse gli ormoni che si formano.
Dovete sapere che io ho un difetto: se mi succede qualcosa a scuola o ad allenamento, me la prendo con chi mi vuole bene. Però ho anche un pregio: a scuola mi impegno e bene o male tutti i prof, che io sappia, parlano bene di me; ma questo non conta, il mio vero pregio è che aiuto chi ne ha bisogno e per questo i miei genitori sono fieri di me.
Ultima cosa, vi confido un segreto: io molte volte prima di andare a dormire piango senza sapere il perchè. Mia mamma dice che forse è una cosa del passato, forse quella volta che mia sorella mi ha, per sbaglio, ribaltata dal passeggino.
P.s. Per il 2019 voglio cambiare carattere: tenere il mio pregio e cancellare il mio difetto!!!

Elisabetta

(Brava! - Prof. Zamò)


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