domenica 19 dicembre 2021

Attacco poetico!

Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni, anche grazie ai libri del compianto Paolo Perticari, è che una lezione troppo programmata, poco esposta all'imprevedibile e anche al fallimento, ha qualcosa che non va. Per fare questo, è indispensabile lasciare spazio all'imprevisto, accoglierlo.

Un giorno, nel mio tentativo di esporre la 1A a un flusso poetico continuo, leggo in classe ad alta voce questa poesia di Bruno Tognolini da "Rime di Rabbia"

RIMA DI CHI VIENE PRIMA
Primini!
Così ci dite perché siamo piccolini
Noi siamo in prima
Perché veniamo prima
Siamo più forti
Perché siamo più corti
Perché diventeremo come voi
Voi non potete diventare come noi
Noi siamo prima
Facciamo meglio rima
Perché meglio primini come noi
Che secondini o che terzini come voi
Siamo primini
Levatevi il berretto
Ciucciateci i calzini
E portateci rispetto.

Risultato: ovazione della classe. Io reagisco spontaneamente e dico sarebbe bello fare un "Attacco poetico"... non finisco neanche la frase e l'ovazione riprende. E' deciso, Attacco poetico sia! Ma che cos'è? Ho spiegato più volte, nel corso del mese che ci è servito come preparazione, che non doveva essere soltanto una raccolta di testi irriverenti verso le altre classi, ma ormai il fuoco sacro dell'invettiva, della polemica poetica, della presa in giro letteraria, era scoppiato e io ho deciso di non spegnerlo. Avevamo un motivo preciso per scrivere, ancora una volta la scrittura in 1A era cosa viva, come già lo era stata nelle precedenti fasi del nostro laboratorio di scrittura. L'audio cerca di testimoniarlo...

 Con questo spirito la classe ha lavorato intensamente...

Alla fine "i primini" non si sono affatto limitati alle invettive contro le altre classi, anzi, la maggior parte dei fogli erano fatti da poesie originali (sull'Italia, sui gatti, con parole longobarde ecc...), da citazioni (Baudelaire, Celan, Majakovskij...si vola alto!) e poesie di poeti contemporanei come quella sulla gazza di Franco Marcoaldi (chiedere alla 1A).

E una volta pronti, appena prima di ricreazione, con l'atteggiamento circospetto che si addice a certe operazioni, le truppe sono uscite dalla trincea per compiere l'atto eroico...







Tornati alla base, c'era un misto di eccitazione e di paura. Chi avrebbe continuato per sempre ad andare in giro per la scuola ad attaccare fogli, chi non vedeva l'ora che suonasse (più del solito, diciamo), chi temeva la reazione di quelli più grandi. 

E la reazione c'è stata...sgomento, sorpresa, desiderio di "vendetta", ma anche una sensazione di offesa che, almeno in queste dimensioni, non era attesa. Qui serve una spiegazione. Premesso che non c'era nulla di volgare (ovviamente), alcuni testi, riprendendo quello di Tognolini dal quale era partito tutto, in effetti attaccavano le altre classi. Per capire di cosa parliamo, al massimo qualcuno si è spinto a confrontare una classe con una banana marcia o ha usato termini come "schifo", ma il tenore generale dei testi era questo

Noi siamo i primini, voi siete secondini, o terzini,
Noi prima, voi dopo, forse dopo
Voi non tornate indietro, noi sì
Noi voliamo, voi invece scendete
Voi boomer noi pro
E nemmeno lo sapete
Voi siete topi noi gatti
vi divoriamo con l’acquolina nei baffi 

Se qualcuno si è sentito offeso, la responsabilità è solo mia, non della classe 1A. Ognuno ha la sua sensibilità e questo va rispettato. Ma approfitto per dirvi che nella vita bisogna imparare a sentirsi offesi, (vi capiterà spesso), a capire cosa ci offende, a reagire (se necessario) senza volgarità o violenza. Per questo sono andato in ogni classe a spiegare e a invitarli a rispondere con la scrittura, a far vedere quanto sono grandi, visto che i piccoli li hanno, per così dire, "sfidati"

Il messaggio del nostro attacco è SCRIVETE! In questa occasione e sempre. Scrivete, scrivete quello che vi fa star male, quello che vi offende, quello che non riuscireste mai a dire, alla persona amata, all'amico, ai genitori, a chiunque, scrivete per essere liberi, potreste scoprire che "per guarire" a volte non servono neanche i lettori, basta la propria scrittura.

Qualcuno di seconda lo ha già fatto...


BRAVI! questa è la reazione che mi aspetto.

PER FINIRE. Prima dell'attacco, in 1A abbiamo letto il testo di una canzone, un inno alla scrittura che spero possa ispirare tutti gli alunni della scuola



sabato 30 ottobre 2021

A voce alta

Leggere ad alta voce fa bene. Un po' a tutti. A chi legge e a chi ascolta. Da quest'anno vorrei leggere ad alta voce più spesso e vorrei sentir leggere i ragazzi ad alta voce. Non è uno sfizio da vecchio prof. E' una convinzione maturata dalla lettura di alcuni libri e dalla consapevolezza che anche mentre leggiamo silenziosamente, dentro di noi accade qualcosa, si snoda un discorso mentale, come se in realtà leggessimo sempre ad alta voce, ma a volte senza usare le corde vocali. Un lettore esperto sa cosa accade dentro di lui nel momento della lettura silenziosa, ma come si fa a insegnare questo processo? O meglio, come si fa a far capire agli altri qual è questo processo? Non c'è altro modo, leggere ad alta voce. Le pause, le intonazioni, il ritmo, il tono, non sono abbellimenti da attore, sono parte integrante della lettura, della nostra comprensione del testo. 

"Leggere ad alta voce è fondamentale per aiutarli a diventare lettori [...] La lettura ad alta voce ha un tale valore, e l'apprendimento della lettura è un processo talmente lungo e complesso che è necessario leggere ad alta voce lungo tutto il percorso scolastico." Il lettore infinito - Aidan Chambers

E allora? Allora ho letto in classe ad alta voce e lo farò ancora, e stiamo leggendo Matilde di Roald Dahl ad alta voce. A proposito...che magnifico silenzio mentre leggiamo Matilde! I silenzi non sono tutti uguali, affatto. Ci sono i silenzi della paura e quelli della concentrazione, quelli della noia e quelli dell'interesse. Un giorno stavamo leggendo Matilde, suona la campanella, l'ora è finita; per un attimo penso di salutare e far terminare la lettura, ma mi sembrava di interrompere un incantesimo, tanto era denso quel silenzio. Così, me ne sono uscito senza dir nulla e quelli della 1A, rapiti dal libro, non se ne sono minimamente accorti e hanno continuato a leggere mentre entrava la prof di Inglese...magnifico potere del libro!

Oltre a tutto ciò ho voluto far usare a tutti loro la voce, fargli sperimentare le potenzialità espressive che nasconde questo strumento. Alcuni hanno sfoderato doti recitative nascoste, inginocchiandosi, fingendo di piangere, improvvisando scenette, altri, quando si trattava di urlare non sono riusciti a farlo fino in fondo. Urlare è difficile, perchè sfogarsi davvero è difficile. Poi a scuola...il prof. che ti dice di urlare...non si è mai visto, dai.

Insomma, per farla breve, la 1A, fra uno schema di storia e la liberazione di un codirosso spazzacamino, divisa in gruppi ha cercato di recitare una favola. Hanno avuto poco tempo a dire il vero, ma io ho già notato qualche miglioramento nella loro lettura ad alta voce.

Qui possiamo notare piccole compagnie teatrali cimentarsi nelle proprie parti all'aperto


Prima di chiudere, il prof vuole fare davvero i complimenti a tutti, per l'entusiasmo e il clima che si respira in classe. Non preoccupatevi se qui avete avuto qualche indecisione, è normalissimo. Ci riproveremo. Anzi, quest'anno vorrei ritornare spesso sulle attività che facciamo, vorrei riproporre, risperimentare. La scuola troppo spesso corre, vola, con l'illusione di fare tanto rischia invece di sorvolare sulle cose...proveremo a fermarci un po' di più.

E ora potete entrare in prima A e sentire le loro voci

Giorgia, Lisa e Aurora  


Asia, Andreo e Alessio


Anna, Olsi e Francesco


Serena, Filippo e Samuele


Davide, Greta e Miriam


sabato 9 ottobre 2021

Acrostici e Limerick dai draghetti della 1A

Piccolo assaggio della fantasia lessicale che abbiamo cercato di scatenare coi draghetti locopei della 1A (spiegatela voi ai genitori). 


Serena si lancia in un'affermazione che appare contraddittoria (albicocche a Natale?)... ma se sono rigorose non possiamo non crederle

Sappiamo Essere Rigorose e Natalizie Albicocche


La coppia di fondo Asia e Anna compone un acrostico all'insegna dell'educazione civica (ma in quel "navigare" non leggete anche voi  un sorrisetto malizioso?)

Aiutare Signora In Attraversamento  A Non Navigare Altrove


Greta e Miriam sperimentano la personificazione di animali e frutta

Gorilla Rosa E Tartaruga Arrabbiata

Melone Irritato Rabbioso Indica Anguria Marcia


Francesco e Davide invece (tanto per segnare una differenza di genere), parlano nientemeno che di diavoli, risse e chioschi...

Facciamo Rissa Al Noto Chiosco E Si Chiama Oreste

Diciamo A Vito: I Diavoli Esistono


...e mentre Lisa tira fuori un acrostico che scriverei in ogni mia classe

L'Insegnante Sa Arrabbiarsi


Giorgia ci confonde con strane mescolanze geografiche e non solo 

Gli Indiani Orfani Raggiungono Gli Indiani Arabi


Dei limerick invece ho perso l'autore ma non importa


Ho conosciuto un tale

un tale di Torino

che si ricordò che l'ambulanza faceva nino nino


Ho conosciuto un tale

un tale di Manzano

che era ubriaco e andava lontano


Ho conosciuto un tale

un tale di Parigi

che sguazzava nel Tamigi


Ho conosciuto un tale

un tale di Barletta

che cadeva sempre dalla bicicletta


Ho conosciuto un tale

un tale di Bolzano

che mangiava un'aragosta sul divano


Ho conosciuto un tale

un tale di Pompei 

che diceva sempre Ok!


Ho conosciuto un tale

un tale di Lovaria

che era strambo e mangiava l'aria


Messaggio in codice per la classe: se volete dimostrare le vostre capacità narrative al mondo, senza svelare il misterioso significato di starilli, starlepe, scopolli ed arelli (per non parlare delle loglie e dei pichi, ovviamente), potete scrivere i vostri testi al computer. Portatemeli o inviatemeli e saranno pubblicati sul blog!


mercoledì 6 ottobre 2021

Il prof. Mamma sto zoo presenta la 1A...

Anche per la squadra 1A del 2021 è giunta finalmente l'ora di esordire nel difficile campo del blog. Cominciamo bene, con una poesia enigmatica fatta dalla somma dei nostri anagrammi. Pronti in pentola e presto in arrivo altri giochi di parole e testi incomprensibili a chi non fa parte del club. Perfetto. 


Anna ridà Gucci

Renza sgrana arie

Io lascio sul petto

Mamma intuì torri

 

Così alto…

Buffon… can fresco!  

Vide lumaca soda

Albe, vino, ragni K

Torta a due amori

Ora il salame

 

C’è melma zio Suhn?

Raf, fischi oggi?

Zio, fili polpi?

Arreda, delfino!

Calma! Risotti…

Ospiti: Gel e crosta!

 

(Mamma sto zoo…)

domenica 26 settembre 2021

Aprite quell'armadio...se volete leggere

L'armadio 24 è là, nel corridoio, vi aspetta con i suoi libri multicolori...basta chiedere gentilmente la chiave al prof. Zamò...


In questi tre post trovate quasi tutte le copertine dei libri che potete prendere in prestito

Primo post 

Secondo post

Terzo post


domenica 19 settembre 2021

La storia della Terra...in un giorno!

Per cominciare un saluto alla 1A!! Benvenuti👌 


Oggi abbiamo affrontato la Storia della Terra in 24 ore. Qua trovate un grafico riassuntivo a forma di orologio. Sotto invece c'è la nostra "Storia della vita sul pianeta terra in 24 ore"...spero ricordiate!!




STORIA DELLA VITA SUL PIANETA TERRA IN 24 ORE


ore 00:00 si forma il pianeta Terra                                            4,5 Miliardi di anni fa

ore 04:00 appaiono le prime forme di vita: i procarioti, organismi    monocellulari molto semplici (batteri) con cellule prive di organi interni

ore 13:00 nascono forme di vita più complesse: gli eucarioti, organismi monocellulari più complessi con cellule con organi interni (alghe, lieviti)
                                                                                                          1 Miliardo di anni fa

ore 19:00 si formano i primi organismi multicellulari (piante marine) 
              600 Milioni di anni fa

ore 21:00 appaiono i primi animali acquatici fra i quali i pesci

ore 22:00 la vita colonizza la terraferma, prima le piante poi gli anfibi e gli insetti come ragni, millepiedi e altri

ore 22.30 si evolvono rettili, uccelli e forme primitive di mammiferi

ore 22.40 compaiono sulla scena i dinosauri. La Pangea comincia a
dividersi                                                                                           240 Milioni di anni fa

ore 23:40 estinzione dei dinosauri. I continenti assumono una forma simile a quella attuale                                                                                                                                            60 Milioni di anni fa

ore 23:45 si diffondono i mammiferi

ore 23:58 comparsa dei primi ominidi – Homo abilis      2 Milioni di anni fa

ore 23:59 l’evoluzione del genere Homo porta alla comparsa della nostra specie Homo Sapiens                                                                                             200.000 anni fa

ore 24:00 hai appena finito di leggere la storia del pianeta in 24 ore…



E per finire, un piccolo ripasso con questo video




Per i più coraggiosi qualche curiosità in più....Il mammifero dal quale discendiamo (forse...)
e un approfondimento sulla Deriva dei continenti


domenica 21 febbraio 2021

Donare il sangue - 2B

Anche in tempi di Covid, la scuola cerca strenuamente di aprirsi, fosse anche accendendo una Lim. Questa volta, grazie alla mitica prof. Fabbro, i ragazzi della 2B hanno capito che si può donare qualcosa senza ricevere nulla in cambio (arditezze per questi tempi?), anzi che si può donare ciò che di più prezioso scorre dentro di noi, un simbolo millenario della vita. Potremmo fare una lunga riflessione, vagamente filosofica, sul fatto che proprio ciò che ci dà la vita, o meglio che è la vita, è in grado di ricrearsi, di riformarsi, è un dono che riceviamo continuamente e che continuamente possiamo donare: a dire anche che nulla è davvero nostro, nemmeno quello che scorre dentro di noi. Ma non bisogna sempre esplicare e spiegare tutto, soprattutto a scuola è bene anche imparare a lasciare che le cose si depositino e avere fiducia.

Insomma, è stata di certo una lezione di vera educazione civica, e siamo felici che abbia riscosso successo anche su qualche media. 

La classe 2B in collegamento con l'AFDS di Buttrio

Questa lezione si è meritata una menzione sul sul sito di Telefriuli e un articolo sul Messaggero Veneto



giovedì 18 febbraio 2021

Donazione per la nostra Biblioteca!

Come ricorderanno i più attenti, la nostra scuola ha da 2 anni una nuova biblioteca. Può sembrare azzardato definirla così, ma ormai non lo è più: la nostra è una biblioteca a tutti gli effetti, piccola se volete, ma ordinata e soprattutto ricca di titoli moderni.

Ordinata grazie all'intervento della prof. Contin, che - con uno sforzo che sovrasta di molto le mie capacità - ha ordinato e etichettato tutti i volumi! Grazie mille😊!!

Un ordine impensabile per il prof. Zamò...

Aggiornata perchè in questi anni grazie a concorsi e soprattutto donazioni abbiamo aggiunto sempre titoli nuovi e recenti. Ed è proprio grazie alla gentilissima donazione della famiglia di Carlotta e Niccolò che si aggiungono nuovi e accattivanti titoli. Eccoli

(tutti gli altri li trovate qui, ma anche qui)








martedì 16 febbraio 2021

Una cartolina da...

Novità di quest'anno: la corrispondenza scolastica. La classe 1A ha già scambiato qualche lettera con  gli amici di Primiero in Trentino e ora è venuto il momento di presentare il luogo in cui viviamo con delle immagini e un breve commento. Ognuno ha scelto liberamente il soggetto della foto e ha scritto il suo testo. Le cartoline dal Trentino le potete guardare a questo link, le nostre sono qui sotto.



Come vi avevamo accennato nella scorsa lettera Buttrio é chiamato ‘la città del vino’ per il suo clima adatto alla coltivazione di uva; ecco perché ho deciso di scegliere quest’immagine. Ogni giorno quando vado a scuola passo sempre per dei vigneti; la vista in estate é meravigliosa , soprattutto al mattino quando il sole , “morto” la sera prima , “rinasce” e  illumina ogni filo d’erba. Come Alberobello non sarebbe Alberobello senza i trulli, Buttrio non sarebbe Buttrio senza i vigneti.   Carolina

Ho voluto rappresentare Buttrio con una foto dei nostri vigneti, che occupano gran parte del territorio. Abbiamo molte aziende vitivinicole, che producono molti tipi di vino, la più grande azienda è Conte d'Attimis Maniago che ha circa 300/400 anni. Tutti questi vigneti si possono ammirare nella nostra zona collinare e noi possiamo vedere questo panorama anche dalla nostra scuola. Ho voluto raccontare di questo elemento naturale perchè mi piace fare delle camminate sulle colline.  Diego P.

Questa foto rappresenta una parte del sentiero Spinotti, sul monte Coglians nelle Alpi Carniche. Il sentiero Spinotti collega il rifugio Lambertenghi al rifugio Marinelli, il percorso è fatto di roccia e scale a pioli ed è quindi molto impegnativo. Ho scelto questa foto perchè se vi piace la montagna dovete provare questa emozione. Io ci sono stato l’ anno scorso e anche se ho fatto otto ore di camminata mi è piaciuto. Diego Z.


Ho scelto la spiaggia di Grado perché è la spiaggia in cui vado ogni anno da quando ero piccola. Grado non è solo una spiaggia, è un'isola collegata al resto della regione con un ponte costruito sopra la laguna. Grado è un’attrazione turistica, non solo per la spiaggia, ma anche per la sua storia. Infatti Grado è un’antica città Paleocristiana di cui si possono ancora trovare resti ed edifici come la basilica di Sant'Eufemia. Dora Z.


Il monumento è stato costruito intorno agli anni '50 e inizialmente era collocato vicino alla chiesa. Nella attuale posizione del monumento ammirabile dalla foto c'era un pozzo poi eliminato. Il monumento è dedicato ai caduti della Prima e Seconda guerra mondiale. Quest' ultimo ha la forma di obelisco con base quadrata,  i due leoni continuamente sedesti fanno la guardia al monumento e sono stati donati da un privato. Il monumento mi fa pensare al Friuli perchè  le persone lì ricordate nella Prima e nella Seconda  guerra mondiale (più nella Prima) hanno difeso il Friuli dagli invasori. Edoardo  



Cari amici di Primiero, queste sono le nostre colline, il paesaggio classico di Buttrio, un elemento tipico assieme alle vigne. Ho scelto le colline perchè hanno un bellissimo paesaggio, rilassante e ottimo per camminate e pedalate. Ogni estate il consiglio comunale dei ragazzi organizza delle giornate come le 24 Ore in cui si cammina/corre in giro per le colline con ostacoli e vari rinfreschi che attendono lungo il cammino, e devo dire che di solito c'è tantissima gente! Keren


La casa medioevale di Cividale è nota come la "casa più vecchia di Cividale" o "casa dell'orefice” (casa di chi costruisce oggetti in oro). Infatti, questa costruzione, datata alla metà del XIV secolo, doveva ospitare un laboratorio orafo. 
Attualmente la casa medioevale ospita una bottega di oreficeria, recuperando così la funzione originaria.   Ho scelto questa foto perché a Cividale c'è stato l’insediamento longobardo e questo è un posto che bisogna di sicuro andare a vedere e una tra le poche case medievali presenti a Cividale o forse l’unica quindi merita di vederla. Thomas

Questo sentiero porta al centro di Buttrio dove si trova la chiesa col suo bellissimo campanile. In questo posto ci passo sempre con le mie amiche durante l’estate quando facciamo delle passeggiate. Michela 

Caro amico di Primiero, per presentarti il mio paese ho scelto il campanile di Buttrio, che si trova proprio al centro della mia cittadina ed è visibile da molto lontano in quanto è altissimo e lo si può scorgere già dalla strada principale che conduce a Buttrio. E’ secondo per altezza in Friuli, dopo quello che si trova nel comune di Mortegliano. Ho scelto questa costruzione in quanto mi ha sempre affascinata moltissimo l’orologio di questo campanile, perché ha una curiosa caratteristica: è capovolto, al posto del 12 c’è il 6! Facendo una breve ricerca su internet, ho scoperto che l’autore di questa stranezza unica in Italia, è stato un certo Giovanni Battista Bassi, un professore di matematica di Udine, ma non esiste nessun documento ufficiale a riguardo. Per cui se ti capitasse di venire a Buttrio, non dimenticare di lanciare uno sguardo al curioso orologio del campanile. Un caro saluto. Sofia

Ho scelto il cibo friulano, perché a mio parere quando ti dicono il nome di una qualsiasi regione, ti viene in mente il cibo tipico ad esempio, se ti dicono: ”Andiamo in Toscana questo weekend!” Pensi subito al pane, all’olio al prosciutto ecc… come se ti dico Genova e pensi al pesto genovese. In questa foto c’è il frico, il salame friulano e il vino rosso prodotto a Buttrio. Niccolò


 

Questo è il Campanile di Buttrio, e si trova al centro del paese. E' stato costruito in pietra fra il 1955 e il 1959 da Leonardo Prisani di Udine. E' alto circa 61m ed è di fatto il 2° campanile più alto in Friuli. Ha due particolarità: ha la guglia uguale al campanile di San Marco a Venezia, e l' orologio è stato montato al contrario (il 6 è in alto e il 12 è in basso, il 3 è a sinistra e il 9 è a destra). L'ho scelto per le sue particolarità. La mia relazione con il campanile è che grazie ad esso riesco ad orientarmi perfettamente per Buttrio. Desy

Il Castello di Buttrio, di cui si hanno notizie sin dal 1139 d.C. e si può supporre fosse già eretto nell’XI secolo, si trova sulla sommità della collina Pampinutta e domina pianura e monti. Oggi il complesso castellano è la somma di due ville e di edifici vari di epoche diverse, dal XVII al XX secolo, ricostruiti su rovine precedenti. L’ho scelto perché è molto bello, c’è un fantastico panorama e, secondo me, rappresenta Buttrio. Federico


Io ho scelto questa foto perché c'è il castello di Buttrio che insieme al campanile rappresenta il nostro piccolo paesino con bellezza e spensieratezza, ma l’ho scelta anche per le nostre fantastiche colline dove si coltivano le vigne grazie alle quali produciamo il nostro vino: "il Merlot, il Cabernet Sauvignon,  il Cabernet Franc”; siamo stati premiati dal TCI per i migliori vini italiani; ma questa foto l'ho scelta anche per un altro motivo: le montagne friulane, anche queste sono un simbolo ma questa volta non solo per noi ma per tutto il FriuliButtrio è un piccolo paesino ma è pieno di cose nuove e originali da scoprire. Aurora


Il Castello di Buttrio, si trova da secoli su una collina chiamata “Pampinutta”, circondata da profumi d’uva, alberi secolari e sentieri silenziosi. E’ stato costruito intorno al XI secolo, andato distrutto nel tempo e ricostruito nel 1600. E’ stato dimora di numerosi nobili famiglie. La sua struttura ha un aspetto storico ma anche elegante, ed è caratterizzata da due alte torri circondate da edifici rurali. Per andare a scuola ci passo davanti tutte le mattine e mi ritrovo spesso ad ammirare la collina con le sue vigne e il Castello. Alessia


Queste foto combinano tre paesaggi, collina, montagna e pianura, che esprimono un senso di libertà ma anche di accoglienza. Questo posto è magico si vede tutto da casa mia e mi ritengo molto fortunato a poter vedere tutto ciò dalla terrazza di casa mia. Filippo