mercoledì 19 febbraio 2020

Bianca a Forni 2020 - n.3

Ore 07.02: toc toc. Stavolta almeno ero già sveglio, ma non da molto. Apro: "cosa c'è?" Risposta "Possiamo andare in un'altra camera che c'è una festa?" Ho un attimo di sconcerto ma non sono perfettamente sveglio e cedo, anche sul versante lessicale: "Sì, ma fate silenzissimo". Giuro che non lo dirò mai più. E vai col terzo giorno, brumoso e caldiccio, come da copione "global warming". Guardate che orrore



Ma sia quel che sia, scarponi in mano e ci tocca di andare...


Ieri vi avevo promesso l'orrida casetta degli sci ed eccola qua...nel mezzo del cammin di nostra gita mi ritrovai in una casetta oscura, che la racchetta mia era smarrita...




Ma devo essere onesto, la precisione di Lauretta nel disporre gli sci (nel video) mi ha fregato...io mi aspettavo di trovarla come due anni fa (foto). Consegnamo tutto a tutti e non mi perdo una scena che vede sempre Lauretta protagonista nelle vesti di sherpa tibetano


Si notano infatti i primi segni di cedimento fisico (a dire il vero, meno del previsto) e qualcuno decide di fermarsi dopo la prima ora. Si aggira intanto per le piste un addetto di promoturismo per le operazioni chirurgiche in loco. 

     

Comunque, le sky skills dei nostri aumentano a vista d'occhio e i video stanno a testimoniarlo. Prima la lezione e poi lo sci libero fino alle 11.30 circa.



Tornati in albergo, il blogger (poco fashion) che fa tanto il simpatico, comincia ad accusare un malessere generale...cerca di resistere e mangia ma alla fine molla l'osso e non partecipa alle attività pomeridiane. Ore 15.30: vi scrivo da un albergo mai così silenzioso, e per fortuna mi sento un po' meglio. Nel frattempo, un gruppo sta facendo il photo trekking e l'altro il tiro con l'arco...


Magari oggi l'acqua è sotto zero...
Già ieri circolavano voci sulla presenza di qualche vip a Forni...per quello vi avevo promesso le guest stars. Finalmente sono riuscito ad ottenere una foto inequivocabile: i fratelli Messner, figli del famoso Reinhold erano proprio qua!!

Rudolf Messner e Otto Messner, figli del famoso alpinista
Sono ormai quasi le 16. I gruppi stanno per tornare. Ci aspetta ancora la piscina alle 17.30 e  stasera la premiazione del vincitore del photo trekking. Io mi fermo qua, perdonatemi. A meno di clamorosi risvolti questo è l'ultimo post da Forni. Domani si torna a casa. Lasciamo qualcosa all'immaginazione e ai racconti orali. Grazie a tutti per i commenti, fanno davvero piacere. Un ultimo speciale saluto a chi è rimasto a casa: siete giovanissimi, avrete mille occasioni!

e grazie.

P.S. un giornalista locale mi ha fatto notare l'impressionante somiglianza fra i fratelli Messner e i clochard incontrati in palestra alcuni anni fa (mah...)  Se siete curiosi, cliccate qui e scorrete il post fino all'ultima foto

martedì 18 febbraio 2020

Bianca a Forni 2020 - n. 2 (Pomeriggio e sera)

Ore 14.30 e si parte con Pierino per il photo trekking, un mix fra un trekking simil-avventuroso e una gara fotografica
Gli obiettivi della gara fotografica

Risaliamo il Tagliamento

L'escursione è ricca di aneddoti come il seguente: perchè gli scoiattoli non mangiano le punte delle pigne? Semplice, perchè lassù non c'è alcun seme/pinolo, quindi è inutile perdere tempo  
Giunti sul greto misuriamo la temperatura dell'acqua: circa 5.5. Tutti avevano pensato fosse più fredda (qualcuno si è sbilanciato proponendo addirittura misure negative....)


Nel frattempo si sprecano le sperimentazioni artistiche

e i passaggi impervi...


...frammisti a lezioni sugli escrementi animali.


Proseguendo poi in lande sempre più desolate...


...ci imbattiamo in alcune  inaspettate forme di land-art, forse ultimi resti di antiche popolazioni di turisti


e proviamo ad imitarle, riuscendo nell'intento di dare al nostro volto un espressione particolarmente truce.



Sono ormai le 16 ma non è finita: il sogno della propria stanza passa ancora per percorsi intricati...


...che ci conducono all'ultimo gioco: raccogliere tutti gli elementi naturali richiesti e saperli riconoscere




Finalmente sacchetti dal contenuto decisamente più piacevole...
Dopo un percorso del genere il nostro amore per la natura è diventato incontenibile


ma quello per l'hotel non è da meno...quindi si torna in stanza, sotto gli occhi di una statua lignea che sembra quasi compatire (ma con un ghigno) la nostra situazione



Dopo una meritata pausa e una lauta cena alle ore 21 il plotone riparte indomito verso l'atteso e famigerato Snowpark


Breve lezione sulla sicurezza 


Tutti in fila


E si parte!


Devo dire che rispetto agli anni scorsi si notava un'esagerata dose di prudenza, al punto che - strano a dirsi - avreste potuto sentire i prof urlare "non frenare!!"... Capisco che possa sembrare incoscienza professionale, ma in realtà c'era la consapevolezza che fermarsi a metà pista potesse essere molto più pericoloso che finire come triglie nella rete che segnava la fine del percorso (cosa che, fra l'altro, avrebbe migliorato la qualità dello spettacolo).


Insomma, niente da fare, alla fine i prof si sono dovuti accontentare di questo (si tratta soltanto di una misera rete a bordo pista)

Difficilmente questi pochi kg risolveranno il problema del fermo pesca in Alto Adriatico
Ore 23.33: tutto tace, saranno ben stanchi, no? Ci vediamo domani per l'ultimo post della gita (con inattese guest stars!!). Ancora grazie a chi ha commentato




Bianca a Forni 2020 - n. 2 (Mattina)

Ore 06.20: toc toc. Un alunno/a che ancora non sa che la sua media scolastica subirà inevitabili ripercussioni, mi sveglia..per qualcosa che non era esattamente un'emergenza: benvenuta seconda giornata a Forni. 
A conferma della situazione "particolare", mentre scendo incrocio strani figuri nei corridoi


A colazione continuano le stranezze e possiamo assistere ad una fila ordinata e silenziosa per il buffet. In qualche modo anche oggi raggiungiamo le fangose piste che ieri vi avevamo promesso. Il sole, però, rende il paesaggio molto più apprezzabile e avrei potuto quasi imbrogliarvi con foto tagliate ad arte come questa...

Foto di propagando della Pro Loco Forni
Ma il blog ancora una volta si attiene alla dura (e stavolta solo metaforicamente) realtà...
Foto degli attivisti "Anti pro loco"
Ma in ogni storia esiste sempre una versione equilibrata dei fatti, che oggi potrebbe essere questa


Il gruppo ormai rodato, alle 09, scansato l'ostacolo dell'orrenda casetta degli sci (protagonista del post di domani) si fionda sulle piste con i maestri



Nel frattempo il prof, che ieri aveva ammirato il maestoso cannone TR8 (come dimenticarlo?), quest'oggi scopre in una remota locanda un cartello, recante un divieto che comunque non aveva alcuna intenzione di infrangere


E mentre la classe operaia degli sci si barcamena fra la neve artificiale e antiche scritte che sembrano ironizzare sulla sua situazione...


...l'alta borghesia del Varmost (ribattezzato Warmost) pare divertirsi senza affanno al di sopra dei comuni mortali



Ore 12.30: il pranzo è tranquillo e ci siamo pure tutti. Un'ora di pausa e poi si ricomincia...
Stavo per pubblicare ma qui bussano per ogni inezia...eccovi la questione della ciabatta, come al solito magistralmente risolta.
 A stasera (o notte? o mattina se riuscite a resistere...).




lunedì 17 febbraio 2020

Bianca a Forni 2020 - n.1

E sia. Un'altra gita. Tralasciamo i momenti dei saluti, e i genitori più o meno addolorati (o entusiasti) e partiamo. Pare tutto tranquillo, in corriera partono addirittura dei canti che inneggiano a varie forze dell'ordine. Questo sul "pompiere"...



Ma era solo il preludio a quanto ci aspettava. Fra giorni verdi e bianchi credo sia la settima volta che mi reco a Forni e mai ho assistito a un tale numero di rigurgiti... Volevo evitare di parlarne, ma alla fine la cruda realtà si è imposta al dovere di cronaca. Alle prime curve inizia lo show, e si parte nelle retrovie. Poi si passa ai primi posti, più prevedibile certo, ma non per questo meno disastroso. Non crediate che i prof abbiano assistito cinicamente a quanto stava accadendo: si sono sprecate quantità di fazzoletti e salviette e parole e gesti di rinforzo psicologico (certo, tutto a cose fatte). Insomma, i poveri protagonisti sono stati accuditi e ho visto prof aggirarsi dubbiosi per la corriera con sacchetti della spesa il cui contenuto lascio immaginare ai lettori.


Ma vabbè, anche questo è gita, inutile storcere il naso: il nostro trasloco a Forni non potrà certo fermarsi di fronte a un viaggio "ributtante". A guardare le valigie, infatti, il nostro soggiorno (avverto i genitori e la mia famiglia) potrebbe protrarsi a piacere.




E insomma, le piste le raggiungiamo, ma le foto della triste condizione nevosa le lascio a domani. Quindi, dopo aver tranquillamente distribuito 54 paia di scarponi, caschi e racchette, in mezzo ad un'altra comitiva di Campoformido che "aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore" (cit.), riusciamo miracolosamente a schierare i plotoni.

I miei momenti preferiti


Le classiche lamentele su scarponi, freddo, guanti persi, non ce la faccio, è l'unico sport che non mi piace ecc. non hanno potuto niente contro la necessità di produrre industrialmente giovani sciatori, come testimonia il video 



Ma alla fine, a riprova che dobbiamo insistere e buttarli nella mischia (metaforicamente, ma anche no), dopo due ore di sci, per molti le prime della vita, tutto appare migliore.


Nel frattempo, il prof è libero di ammirare l'ultimo acquisto dell'Ic Pavia (per chi aveva dubbi sull'uso dei fondi raccolti col mercatino natalizio): ecco a voi il TR8, un maneggevole cannone, ultimo modello, col quale saranno rispediti a casa gli alunni indisciplinati.

Ore 17.50. Siamo in hotel da un'oretta. L'atmosfera è tranquilla. Ci aspetta la cena e una lunga serata. Stanotte vi aggiornerò.

Eccoci qua: 23.50. Quando scrivevo "stanotte" non intendevo così tardi...quindi perdonate la velocità della cronaca. Prima di cena c'è stata la lezione sulla sicurezza sugli sci e il salvataggio in caso di valanghe (che non è propriamente un rischio attuale sulle piste da noi frequentate ma comunque è utile)

Dopo cena il mio gruppo si è fatto portare da Laura e Pierino in giro per Forni, con messaggi da decifrare e storie fornesi fra il leggendario e il naturalistico

Il tutto inizia alla luce di addobbi fuori tempo massimo


Antichi riti pagani. O lezioni sugli ungulati?
Ad ogni indicazione, i nostri si fiondavano nella notte carnica, a volte senza sapere bene dove e perchè, giusto per l'innegabile piacere di una corsa notturna...




Ore 00.02: siamo già al giorno 2. I corridoi paiono silenziosi. A domani, per le fangose piste e altre imprevedibili avventure. E grazie a chi ha lasciato un commento!