C’era una volta, una bimba di nome Cappuccetta Italica. Si chiamava così perché indossava sempre una fascia tricolore: bianca, rossa e verde.
Suo padre era un pizzaiolo che lavorava a Napoli, e quel giorno aveva finito il sugo, incaricò la figlia di andare a recuperarne un po', avvertendola di non andare al mercato, perché era gestito da gente scaltra che rubava ai clienti… ma come in tutte le fiabe, Cappuccetta non lo ascoltò e partì naturalmente per l’unico posto dove non sarebbe dovuta andare: il mercato.
Dopo un po' di cammino, fu di
fronte alla bancarella di frutta e verdura, chiese al commesso: “Vorrei del
sugo per la pizza, per piacere” ma egli rimase girato, quindi ritentò, stavolta
più forte: “Potrei avere del sugo di pomodoro?” restò immobile, e la bimba
perse la pazienza: “VOGLIO DEL SUGO DI POMODORO!” e il commesso si fece vedere
in faccia: un cattivissimo e scaltrissimo lupo, e non passò neanche
mezz’istante che Cappuccetta rimase senza i soldi che il padre le aveva dato.
Subito si mise a piangere disperata ma, per sua fortuna, la nonna girava
proprio lì vicino e accorse immediatamente in suo aiuto: con la sua fidata
ciabatta tirò uno sculaccione talmente forte che tre uomini forzuti non si
sarebbero neanche lontanamente avvicinati al risultato, lo fece volare via.
Quindi recuperarono sugo e soldi
e se ne andarono dal padre pizzaiolo che preparò loro, come ringraziamento, la
più buona pizza margherita che avessero mai mangiato, e vissero tutti felici e
contenti.
Francesco (1A)