Non vi pare un’ottima domanda? Ci sono domande semplicissime che non
facciamo mai. Una di queste è Cosa pensi?
La scuola invece ha sempre bisogno
di chiedere cosa sai? come se trovasse un senso alla sua esistenza solo
nella risposta a quella domanda. A volte, semplicemente, il senso è già
tutto nella domanda. E le domande Cosa pensi? e anche Cosa provi? sono fra quelle che
possono aprire mondi, strade, possibilità. Basterebbe chiedere, e ascoltare. Anche
ascoltare è una di quelle attività che la scuola, leggi “gli insegnanti”, dovrebbe
esercitare con più sensibilità. Si ascolta certo, ma lo si fa, come sempre, per
giudicare: significa che si ascolta la risposta molto più della persona che
risponde. Ascoltare e basta è molto più difficile, la scuola invece vuole ascoltare
per valutare (è più forte di lei…).
In queste prime settimane di
scuola i ragazzi della terza A hanno letto alcuni brani dell’antologia e hanno
risposto solo alle domande che li obbligavano a parlare un po' di loro stessi.
Non è stato sempre facile, chi mai vorrebbe, ad esempio, esporre in pubblico i propri innamoramenti? Oltre a scrivere, abbiamo anche parlato. A volte mi
sono trovato nella difficile situazione di essere un genitore, e al tempo
stesso un professore che sentiva un gruppo di adolescenti parlare dei genitori.
Il padre che è in me è stato più volte tentato di difendere i genitori, ma ho
cercato di ascoltare e basta, di non giudicare. Ed è quello che chiedo anche a
voi lettori, siate o meno dei genitori. Proviamo a leggere come se li
ascoltassimo in silenzio. Potremmo trovare una profondità che ci obbligherà a pensare,
qualche ingenuità che ci farà sorridere, ma anche una sincerità o un’intuizione di cui non li
credevamo capaci.
Io non ho aggiunto nulla, ho
solo selezionato; e gli ho chiesto il permesso di pubblicare.
Prima delle loro parole, eccovi le
loro risposte ad un questionario che abbiamo trovato nell’antologia.
Ringrazio Giulia C. e Chiara Z. per aver raccolto i dati e creato i grafici
(con lo zampino provvidenziale di una mamma…).
[La somma è maggiore del 100% perchè il test prevedeva la possibilità di selezionare più di una risposta.]
HAI L'IMPRESSIONE CHE I TUOI GENITORI TI CONSIDERINO
HAI L'IMPRESSIONE CHE I TUOI GENITORI
NEI CONFLITTI QUALE COMPORTAMENTO DEI TUOI GENITORI TI ESASPERA DI PIU'?
I PRINCIPALI MOTIVI DI DISACCORDO COI TUOI GENITORI SONO...
Famiglia
Ogni tanto, quando non voglio
svegliarmi presto, mi dicono che loro si svegliavano prestissimo e andavano a
scuola a piedi… Io vorrei girare da solo/a a piedi ma non mi lasciano perché
hanno paura, ma allora perchè mi dicono che alla loro età andavano a scuola da
soli, come se volessero che lo facessi anche io e poi non mi lasciano?
Quando sbaglio o faccio
qualcosa di stupido non serve gridare sempre, me lo potrebbero fare presente
che ho sbagliato
Raccontavo sempre tutto ai
miei eppure ero convinto/a che non capissero i problemi che avevo.
Probabilmente per loro erano solo cose da bambini che sarebbero passate in poco
tempo. Invece no. Mi sono portato/a dietro per tanto tempo certe cose e non le
ho mai dette a nessuno proprio per paura che potessero risultare inutili. Così
ho cominciato a chiudermi sempre di più e ora non racconto più come mi sento,
le mie paure ecc. Preferisco dire che va tutto bene senza dover spiegare cosa
c’è che non va anche se è semplicemente una giornata in cui non mi sento al
massimo senza un motivo preciso
Vorrei che smettessero di
dirmi in continuazione di mettere la giacca anche se ho caldo
Sì c’è una cosa che vorrei
cambiare nei miei genitori perché si arrabbiano anche per cose non importanti
Potessi cambiare qualcosa dei
miei genitori cambierei la fiducia che hanno verso di me (vorrei che si
fidassero di più di me)
Quando ero piccolo/a vedevo i
miei genitori come una sottospecie di supereroi, che mi facevano divertire e mi
aiutavano qualunque cosa facessi
Mi tratta sempre come se
stessi solo sbagliando tutto
Emozioni
Certi giorni mi capita di
essere triste senza un motivo preciso
Se non avessimo inventato
l’amicizia saremmo chiusi nella nostra stanza a piangere
Certe volte maschero il dolore
prendendomela con chiunque e facendo finta di essere felice per non spiegare
cos’ho.
Sull’adolescenza…
Almeno per me sono più le
complicazioni emotive e psicologiche che le cose meravigliose! Ad esempio, in
questa fase della nostra crescita, cominciamo a distaccarci dalla nostra
famiglia, tendiamo a stare da soli perché non abbiamo argomenti o per
utilizzare il telefono…e lo so perché io stesso/a sono così…, cominciamo a
cambiare atteggiamento: ci arrabbiamo più facilmente, rispondiamo male a tutti
e tendiamo a essere più riservati e arroganti e a volte si cominciano a
prendere strade sbagliate.
Sì mi è capitato più volte di
aiutare qualcuno di egoista, presuntuoso e approfittatore…ma io aiuto chiunque,
anche volentieri perché vorrei far capire che per gli altri ci sarò sempre, sia
per i gentili che per gli arroganti, non mi interessa del loro comportamento,
mi interessa solo fare del bene.
L’amore
Ogni giorno aspetto con ansia
il giorno in cui lo/la vedrò. Quando poi ci incontriamo il mio cuore inizia a
battere fortissimo. Certe volte mi capita di rimanere a fissarlo/a, poi lei/lui
si gira, mi nota e mi sorride: a questo punto io “sclero”.
Non ho mai avuto coraggio di
dirlo perché avevo paura della risposta
Non erano delle cotte molto
serie, anzi, fino all’anno scorso era un continuo innamorarmi del primo che mi
passava davanti
Sono riuscito/a a dirlo, sennò
non mi sarei fidanzato/a
Sono riuscito/a a dirglielo ma
troppo tardi. Quando ho avuto il coraggio di farlo ho scoperto che era
innamorato/a di un altro/a
La rabbia
Per me la rabbia è uno sfogo e
un rimpianto, perché dopo essersi arrabbiati si prova rimpianto.
Sento una grande forza dentro
di me che vorrei sfogare su qualcuno
Per me la rabbia è un’emozione
che dentro la mia testa dice: “dai un pugno a qualcosa”
Io mi arrabbio mentalmente e
non fisicamente
Per me la rabbia è una parte
del corpo che non resiste più alla cattiveria
Dio
Più che credere in Dio credo
nella vita dopo la morte, qualsiasi cosa accada
No, non credo in Dio, sono
politeista, credo in più Dei
Sì credo in Dio. Non so bene
perché ma credo in Dio
Non ci credo perché credo di
più alla scienza
Credo in Dio perché quando
sono in difficoltà prego che si aggiusti tutto
Cosa sanno i bambini più
degli adulti?
Sanno di poter accettare
chiunque senza giudizi negativi
Secondo me quando si è bambini
si crede di più nelle cose e quando si diventa adulti si cambia del tutto ed è
brutto
Sono più liberi
Sanno di più su come lasciarsi
andare
Secondo me i bambini sono più
sinceri
Come ti immagini fra 20
anni?
Mi immagino come il prof. Zamò
e anche un po’ come il prof. Candoni Un mix esplosivo😁😀
"Lo dico con un senso di amarezza, per dimostrare come i muri della classe e gli edifici scolastici, fatti come prigioni, restringano l'apertura mentale degli insegnanti e impediscano di vedere gli elementi essenziali dell'educazione. Il loro lavoro prende in considerazione solo la parte del bambino che sta al di sopra del collo; e necessariamente, la parte vitale del bambino, quella emotiva, rimane per costoro territorio straniero." Alexander S. Neill