giovedì 23 maggio 2019

I disegni di Gabriele

La diversità di questi tempi non è che vada proprio di moda. Ma in fondo, a ben pensarci, la diversità (cioè l'accettazione della diversità) ha mai vissuto davvero tempi migliori di questi?
Lo so, il discorso è lungo e complesso, ma il confronto con la diversità, o meglio il fatto di conoscerla, di venirne a contatto, di scoprire che poi tanto diversa forse non è, è fondamentale. Proprio questo mi spinge sempre più ad aprire la scuola a tutti i tipi di incontri. E proprio nel periodo esistenziale in cui si cerca di essere uguali agli altri, di essere accettati, è bene conoscere e vedere tutti quelli che incarnano una diversità, di qualunque genere, tutti quelli che sanno accettarla, o che comunque la vivono perchè quella è la loro vita. 
Conoscere è bello perchè si scopre sempre che tutto quanto ci sembrava lontano, in realtà è vicinissimo. E voi alunni che state leggendo (quei due tre insomma...) un giorno magari cercherete di essere diversi a tutti i costi per il bisogno di una vostra identità; e prima o poi, più avanti ancora, farete i conti con la vostra vera diversità, quella che ognuno cova in fondo da qualche parte, quella che rischiamo di tenere nascosta per una vita intera solo per paura: beh, spero che a quel punto sarete in grado di accettarla perchè quello sarà un passo verso la felicità.
Bene, siete salvi, il predicozzo è finito...
Qualche mese fa l'assessore Ros mi ha fatto conoscere Elena Bulfone, responsabile dell'Onlus Progetto autismo fvg. Ci è bastato poco per accordarci e così qualche giorno fa le classi seconde hanno svolto una visita al Museo del Vino accompagnate da Chiara e Davide, due ragazzi autistici che hanno fatto da guide. Giovedì mattina invece è arrivato Gabriele, accompagnato da Debora.
All'inizio la classe era silenziosa, forse intimorita o incuriosita. Debora ha cercato di spiegarci cos'è l'autismo e come vivono le persone autistiche, anche con l'aiuto di questo video



Poi è arrivato il momento di vedere i colorati mostri di Gabriele e cominciare a conoscerlo meglio. Così ci ha mostrato orgoglioso i suoi disegni e ci ha spiegato i titoli, poi girando per i banchi ogni coppia ha scelto un suo disegno con lo scopo di riprodurlo.






L'atmosfera è subito diventata più accogliente e tutti si sono messi al lavoro









E mentre i nostri riproducevano, Gabriele in cattedra creava...


 


Alla fine, l'artista Gabriele ha fatto un giro per vedere e giudicare in modo inappellabile i nostri lavori. A onor del vero è stato piuttosto buono nei giudizi...limitandosi al massimo ad un "si poteva fare meglio"😊  La coppia formata da Nemanja e Riccardo N. è stata giudicata da Gabriele come la migliore (onore a loro), ma devo ammettere che in fondo tutti hanno fatto un buon lavoro e hanno terminato il disegno in tempo. Per la cronaca, il prof non si è esibito nella prova di disegno soltanto perchè sarebbe venuto meno ai suoi inderogabili compiti di sorveglianza...

Sono state due ore passate via in un baleno, un video, una spiegazione, poche parole, qualche disegno; può sembrare poco, o addirittura nulla, ma io sono sicuro che la prossima volta che i ragazzi delle seconde incontreranno una persona autistica il loro sguardo non sarà uguale a prima. Sarà uno sguardo meno giudicante, un po' più consapevole, insomma, uno sguardo più giusto.
E proprio perchè sono sicuro di questo, non vedo l'ora di incontrare ancora, nei prossimi anni e con altre classi, gli amici di Progetto autismo fvg


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