Questa volta posso ben dire: non è colpa mia! Certo, ho collaborato al delitto ma non ne sono stato l'ideatore...E' stata lei, la prof. Franzil, che per fortuna ci ha coinvolto in questo progetto nazionale, Abitare il paese, proposto dall'ordine degli architetti (potete trovare qualche informazione in più qui). Insomma dai, un'altra avventura...
Tento un resoconto veloce, con molte foto, come piace ai gggiovani...
Prima di tutto c'è stata una presentazione in classe con la prof. Franzil e la prof. Michela Urban della scuola media Volta di Udine, per parlarci dell'evoluzione storica della città e di quella che potrebbe essere la città del futuro
La Franzil arringa le folle |
Ma il progetto mica poteva svolgersi in classe, dovevamo andare in città...ed ecco qua, un sabato mattina, una classe prima attraversare un tunnel che la porterà ad esplorare la città in un modo molto particolare...
Arrivati in stazione, la classe viene divisa in coppie, ad ognuna delle quali viene consegnato un quadernino con tutte le istruzioni del caso
E qui comincia una serie di foto in controluce che il prof. Zamò ha fatto appositamente per spiegare come non si devono fare le foto...
Ma insomma cos'è che dobbiamo fare con sto quadernino? Ok, ci saranno 5 tappe, in ognuna dovremo esplorare la città con un senso diverso: si comincia con il Gusto (gusto estetico, non possiamo mica assaggiare le panchine o i piccioni). D'ora in poi saremo accompagnati da altre due prof: Michela Urban, che conosciamo già, e Paolo Merluzzi della scuola media di Carlino.
Le istruzioni per la prima tappa |
In giro per la piazza a cercare cosa ci piace e cosa ci pare orrendo (ad esempio due palazzi "moderni" che davvero stonano) |
Mentre ci dirigiamo alla seconda tappa diamo una sbirciatina al vecchio cinema Odeon per scoprire com'erano una volta i cinema (sì, il Cinecity non esiste da sempre...) |
Breve pausa al Giardino Ricasoli |
...e arriviamo in Piazza Duomo |
Qui la prof. Urban ci spiega le regole della Seconda tappa
Qualcuno durante il gioco si lascia tentare
Un esempio delle nostre rilevazioni olfattive |
Messo alla prova il naso, è il tempo delle orecchie e via alla terza tappa, quella dell'Udito: il compito è registrare i rumori della città e fermarsi ad intervistare qualche udinese autoctono
Il caso vuole che Rebecca ed Emma trovino un signore seduto...è l'ex sindaco di Udine, ma le due inviate senza alcuna soggezione si fiondano ad intervistarlo
Emma e Rebecca intervistano Furio Honsell |
E a questo punto i nostri si conquistano una meritata pausa in una Piazza San Giacomo resa ancora più bella dalla luce di marzo
La gioia della pausa porta a improvvisare strane coreografie |
La quarta tappa ci aspetta, ma nel tragitto ascoltiamo la strana storia di un architetto (D'Aronco) e di un barbiere criticone, che finisce per essere rappresentato per ripicca come un asino bendato (dal che si evince che è meglio non indispettire certi architetti...)
Quindi arriviamo in Piazza Libertà, che sarà il teatro della quarta tappa, quella dedicata alla Vista
Sul quadernino troviamo tutte le istruzioni, come al solito
...e ci lanciamo in una performance di street art, dal sapore situazionista (questa è difficile ma la Franzil un giorno ve la spiega)
I nostri biglietti sono sulla colonna in basso a sinistra |
Sono ormai le 11.30 e il caldo si fa sentire, ma il teatro dell'ultima tappa merita la fatica della salita: siamo sul Castello e un riquadro ombroso ci accoglie, ci stendiamo sull'erba e apriamo il quadernino
L'ultima tappa è quella dedicata al Tatto, quindi cerchiamo di toccare un pò tutto e poi ci riposiamo!
Registro tattile |
Ma il tempo è volato e siamo già in stazione a Udine per tornare a casa.
Un tunnel ci riporterà alla realtà |
Breve chiusura: durante questa uscita io ho visto solo ragazzi felici fare nuove e interessanti esperienze (se le uscite fossero tutte così saremmo a posto!). Quindi, grazie soprattutto a Cristina Franzil, ma anche a Michela e Paola😊
Questo blog è una figata !!!
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