martedì 16 ottobre 2018

Schemi...che passione!

Poteva esistere un blog del prof. Zamò senza un post (uno solo?) che parlasse degli schemi? Vecchi e nuovi alunni conoscono la risposta: No. E infatti ecco qua. 

Ma non la faccio troppo lunga, voglio ricordare soltanto una cosa prima di andare nel pratico. E' vero che chiunque deve scoprire e affinare nel tempo il proprio metodo di studio, ma è anche vero che ci sono operazioni inevitabili quando si tratta di comprendere e poi memorizzare molte informazioni. Una delle operazioni più importanti è di certo la riscrittura; poi ognuno la interpreta come preferisce: mappe, schemi, riassunti, foglietti, appunti,  incisioni rupestri, tatuaggi...basta che la scrittura sia parte integrante del vostro metodo!!

Qui ho raccolto alcuni tentativi dei giovani "schemisti" della 1A, con l'intento di far notare le differenze fra gli stili e le inevitabili imperfezioni che vanno migliorate. Non importa l'autore, conta capire cosa si può cambiare nel proprio modo di fare gli schemi e perchè. 

Al solito mi sono dilungato...basta, questa è la pagina (piuttosto vissuta) della quale abbiamo fatto gli schemi




Il primo esempio serve a capire l'utilità dei colori, dei titoli e degli spazi. L'autore ha già migliorato il suo stile, ma qui si vede subito che non si riesce a cogliere la divisione fra i paragrafi



Nei due casi seguenti invece, compaiono i titoli e gli spazi e c'è già più ordine. Però nel paragrafo rimane tutto uguale, non ci sono parti evidenziate, in particolare le date (siamo in Storia) devo andarle a cercare, non le trovo immediatamente.





Qui compare un evidenziatore nel paragrafo per segnalare i concetti più importanti e anche qualche data. Già meglio.



Nello schema sottostante si è scelto di evidenziare solo le date. Scelta sempre corretta quando parliamo di Storia, ma perchè usare tre colori? 



Nel caso seguente, secondo me, ci sono ancora una volta troppi colori. Anche per le sottolineature sono stati scelti colori diversi. Non serve, a volte può anche essere dannoso.



In questo schema per la prima volta troviamo alcune date messe a sinistra per organizzare i concetti: molto bene! Ma il problema sta ancora una volta nell'uso dei colori


Questo invece è un caso di sintesi eccessiva. Quello che normalmente era stato ridotto in una facciata, qui si condensa nel primo paragrafo. Si può fare quando ci si sente sicuri ed esperti, non corriamo troppo (e anche qui le date devo andarle un po' a cercare, non sono messe in evidenza)



Qua abbiamo una mappa concettuale. Non ho nulla in contrario, anzi, bisogna solo stare attenti a farle soltanto quando le informazioni del paragrafo te lo permettono. La cosa più importante poi è capire, quando si ripete e si cerca di memorizzare, se le mappe ci aiutano davvero o se invece bastava un semplice elenco



Un'altra mappa concettuale, più curata. Ho notato che questa alunna sta già cambiando modo di fare gli schemi: brava, sperimenta più che puoi!



A mio parere questo schema è particolarmente ordinato, e presenta anche il primo, seppur piccolo, elenco. Gli elenchi sono molto importanti perchè facilitano la memorizzazione



Mentre scrivevo mi è venuta l'insana voglia di provarci anch'io...ogni tanto è bene che gli insegnanti provino a svolgere i compiti che danno. Ovviamente li ho fatti per anni, ma è anche vero che è molto tempo che non provo a "fare uno schema del libro di storia". Così ecco qua. Onestamente non sono stato molto soddisfatto dell'opera, tanto che alla fine ho evidenziato i titoli dei paragrafi (operazione che in gioventù non facevo mai). 



Comunque sia, ragazzi, ho messo dentro gli ingredienti principali. Vediamoli.
- c'è un elenco
- la divisione fra i paragrafi è chiara ed evidente al primo sguardo
- le date sono tutte a sinistra, in rosso, e per questo si trovano al primo sguardo

Per finire, non esiste una ricetta definitiva, ma è bene che ognuno provi varie strade per trovare la propria, ricordando lo scopo di tutto ciò: capire ciò che leggo e riscriverlo nel modo più personale possibile (fondamentale, quanto difficile, è imparare a non copiare il libro, almeno non sempre). 

Ok, finiamola. Ma ci risentiamo presto con una carrellata di schemi dalla 2A, loro dovrebbero essere più esperti (speriamo...)

Blog La mia classe - Scuola Media Buttrio

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